I sistemi informativi comunali, ma non solo loro, hanno necessità di essere web-based perchè devono poter superare facilmente le "mura" della propria struttura interna per cooperare con sistemi di altre organizzazioni ed al tempo stesso abilitare sempre più servizi via internet a cittadini e imprese.
Banalmente, si pensi alla possibilità di accedere al sistema attraverso il cloud, in ottica di razionalizzazione del CED, ma anche alla cooperazione applicativa con i sistemi esterni di conservazione dei documenti informatici, con lo SDI per la fattura elettronica verso la PA, con il sistema pagoPA e tanti altri e futuri; realizzare tali connessioni senza il supporto della moderna tecnologia che sottende i sistemi veramente web-based, significa ottenere risultati poco performanti e molto costosi se non addirittura fallimentari.
Analogamente, si pensi alla possibilità, negata se il sistema informativo comunale non è web-based, di consentire l'accesso con dispositivi mobili o semplicemente con postazioni connesse ad internet ed esterne all'organizzazione (es. con un computer da casa) senza effettuare alcun tipo di installazione. Può capitare infatti, anche ad operatori o amministratori del Comune di avere necessità di accedere al sistema senza necessariamente essere in sede.
Affinchè questi progetti abbiano successo e portino i vantaggi, anche economici, sperati e ben identificati dall'agenda digitale è fondamentale che i sistemi siano WEB-BASED. Ma cosa vuol dire che devono essere web-based? Ce lo spiega, definitivamente, una sentenza del Consiglio di Stato pubblicata lo scorso febbraio: sono sistemi che si utilizzano con un qualsiasi smartphone, tablet o computer collegato ad internet e CHE NON RICHIEDONO ALCUNA INSTALLAZIONE AGGIUNTIVA rispetto ai comuni browser internet in esso presenti.
Per chi fosse interessato, cliccando qui si può leggere l'intero testo della sentenza.
Ovviamente, hyperSIC è una suite applicativa di software gestionale per le Pubbliche amminsitrazioni locali web-based.